Del “castello bellissimo…tondo, con bellissime muraglie”, quale appariva Cittadella nel 1483 al giovane patrizio veneziano Marin Sanudo e quale ancora si può ammirare in tutta la sua abbagliante imponenza, bisogna saper cogliere l’integrale unità compositiva e monumentale, di cui le mura sono l’elemento più vistoso e celebre.

Vale la pena, da questo punto di vista, iniziare la visita di esso con una semplice passeggiata lungo il camminamento di ronda, da porta Bassano a porta Padova. Basterà questa sola esperienza ad ispirare tutta la gamma delle complesse sensazioni che l’uomo medioevale doveva provare accostando Cittadella.

Per realizzare nel 1220 il luogo murato, i Padovani si appoggiarono all’incrocio di due preesistenti assi viari, il cardine e il decumano del graticolato stradale antico. Fin dalle origini si ottennero così quattro porte, un grande anello di cinta fu immediatamente realizzato e costituì l’elemento difensivo primario. La cinta muraria doveva servire a ” spaziare ” sull’intero giro dell’orizzonte, a fungere da occhio pluridirezionato.

Il nuovo borgo era strutturato fin dalle origini nelle attuali forme. La cinta si sviluppa tuttora, come allora, per una circonferenza di 1460 metri, con un’altezza di 13 metri, con un totale di 32 torri tra quelle grandi e quelle minori.